Impossibile caricare il contenuto multimediale. 1️⃣ IL CONFEZIONAMENTO?. L’ETICHETTATURA⚠. Questi filetti di sgombro in olio di semi sono contrassegnati dal marchio “OCEAN”, di cui è titolare la ICAT FOOD di Genova (la sua sede legale, però, è a Milano), azienda specializzata nel settore delle conserve ittiche, che importa da varie parti del mondo (principalmente da Spagna, Portogallo, Marocco, Francia e Brasile) e distribuisce, non solo in Italia, attraverso 15 diversi brand, tra i quali ce ne sono alcuni piuttosto noti, come “ANGELO PARODI”, “CONSORCIO” e “MORO”. L’alimento è commercializzato in una lattina di “banda stagnata” (ossia, un lamierino di acciaio dolce, rivestito da ambi i lati con stagno, applicato mediante elettrolisi), contenuta in un variopinto astuccio di cartone riciclabile. Questo tipo di packaging brilla per efficienza, non solo per il suo meccanismo di apertura a strappo, che non esige l’impiego dell’apriscatole, ma anche perché permette di mantenere intatte le proprietà nutrizionali del pesce fresco. Consente, infatti, in fase di confezionamento, di sottoporre il prodotto a trattamenti termici che scongiurano l’alterazione del cibo contenuto senza l’utilizzo di conservanti; inoltre, scherma validamente ossigeno, gas, luce, umidità e altri agenti esterni potenzialmente contaminanti, per cui assicura una deperibilità prossima allo zero, la quale è strumentale ad un’ottima conservazione delle caratteristiche organolettiche dello sgombro, senza che, durante il trasporto e lo stoccaggio, siano necessarî il congelamento o la refrigerazione (la circostanza che sia sufficiente un luogo fresco e asciutto comporta un consistente risparmio energetico, che interessa l’intera filiera, dal produttore agli spedizionieri, ai dettaglianti, fino al consumatore). Ciò spiega la considerevole “shelf life” di quest’articolo, che, come emerge dalla marcature impresse sull’imballaggio, è di oltre 4 anni, nel corso dei quali sarà veramente difficile che non venga utilizzato (il packaging impiegato risponde, quindi, anche a una politica di contenimento degli sprechi alimentari). Nello specifico, la confezione recapitatami ad ottobre 2022 è stata prodotta il 09/07/2021 (l’imballaggio, correttamente, riporta anche il lotto di produzione) e il c.d. “termine minimo di conservazione” (o “TMC”), preceduto dalla solita formula “da consumarsi preferibilmente entro”, è fissato al 31/12/2025. A tal proposito, ricordo a me stesso che quest’ultima data rappresenta la soglia temporale fino alla quale l’alimento mantiene intatte le sue proprietà, se conservato correttamente. Superato tale termine, non diventa pericoloso per la salute; sarà ancora possibile consumarlo, ma le sue qualità organolettiche inizieranno a subire una progressiva flessione. Questi filetti di sgombro, quindi, analogamente al tonno in scatola, si prestano molto bene ad assumere sia il ruolo di scorta nella dispensa, sia quello di cibo estremamente trasportabile; infatti, possono essere portati al séguito, infilandoli dappertutto (viste le ridotte dimensioni della lattina e la sua sigillatura) e senza il bisogno di particolari accorgimenti o accessori. Non temendo le condizioni avverse, ben si prestano a far parte della “razione K” per escursioni di ogni tipo. Un ulteriore pregio di questo confezionamento è rappresentato dal suo basso impatto ambientale. La “scatoletta” di banda stagnata è, infatti, piuttosto facile da smaltire (dopo averla pulita, va gettata nel bidone del metallo) ed è caratterizzata da un alto tasso di riciclabilità, in quanto il decadimento delle materie prime che la compongono è nettamente inferiore a quello delle sostanze costitutive degli altri imballaggi. Per esplicitare questo concetto, si dice che la quantità di materiale ricavabile da una lattina gettata nei rifiuti è sufficiente per costruirne una nuova e che tale riutilizzo è reiterabile all’infinito. La sostenibilità del packaging utilizzato è prodromica della particolare attenzione che la ICAT FOOD presta a quest’aspetto; i controlli assidui che esercita nei confronti dell’intera filiera produttiva sono, infatti, tesi anche ad appurare che non venga trascurata tale problematica. Come detto in apertura, essa non effettua le attività di raccolta, trattamento e trasformazione del pesce, ma si concentra sull’importazione e la distribuzione delle conserve ittiche; nel caso in esame, ad esempio, lo sgombro è pescato nel Mar Atlantico Centro Orientale e viene confezionato in Marocco. L’azienda genovese, come si evince dal suo sito web, adotta una politica di approvvigionamento sostenibile, fedele ai principî del “Codice di Condotta per la Pesca Responsabile”, emanato dal Dipartimento Pesca della FAO; si assicura, quindi, che la sua catena di fornitura sia rispettosa dell’ambiente marino, affinché vengano preservati il patrimonio naturale e la biodiversità delle acque e dei fondali. Assoda, in particolare, che tutti i processi di pesca, di lavorazione e di conservazione dei suoi prodotti soddisfino, nel breve, medio e lungo periodo, gli obiettivi di efficienza economica, equità sociale e tutela ambientale. A tal fine, seleziona attentamente i propri fornitori, di modo che l’approvvigionamento di pesce sia altamente sostenibile sotto ogni punto di vista (ambientale, economico e sociale). Verifica, anche con controlli a bordo dei pescherecci (effettuati in via diretta e/o tramite osservatori internazionali indipendenti), che non vengano utilizzati strumenti e metodi di pesca invasivi, pregiudizievoli per l’ecosistema marino, in quanto mettono a repentaglio la varietà e l’equilibrio della flora e della fauna. Per favorire il naturale rinnovamento delle risorse ittiche, si affida esclusivamente ad aziende che pescano solo in alcuni periodi dell’anno e in determinate aree, sincerandosi che utilizzino attrezzature e sistemi a basso impatto ambientale, poiché sicuri e selettivi; è il caso, ad esempio, della pesca a canna o con reti a circuizione, senza, però, l’uso dei c.d. “FAD”, ovvero i “fish aggregating devices”, i quali, emettendo dei particolari impulsi, attirano all’interno delle reti un gran numero di pesci, coinvolgendo, col rischio di estinzione, anche quelli immaturi e le specie non destinate al commercio (come delfini, tartarughe, squali, ecc.). L’affidabilità dei fornitori ai quali la ICAT Food si rivolge è ratificata anche dalle numerose certificazioni di cui si fregiano, tra le quali ci sono: la “BRC”, la “FSSC 22000”; la “HACCP”; la “IFS”; le “ISO 14001”, “ISO 22000” e “ISO 50001”; la “OSHAS 18001”. L’economia della presente trattazione m’impedisce di soffermarmi su tali validazioni; rimarco solamente che esse, presupponendo una serie di stringenti controlli fisici, chimici, bio-chimici e organolettici, sono foriere di alta qualità, igiene e sicurezza alimentare, alle quali contribuisce anche l’accurato sistema di tracciabilità testé celebrato, utilizzato dall’azienda per monitorare costantemente la catena di fornitura. Un attento sistema di controllo testimoniato dalle molteplici marcature impresse sia sulla scatola di cartoncino che sul contenitore metallico di questi filetti di sgombro. Tali codici ci consentono di ripercorrere le varie fasi del ciclo produttivo, permettendoci di arrivare sino al luogo e al periodo in cui quel pesce è stato pescato. Informazioni che è possibile ottenere, inserendo nell’apposita sezione del sito della ICAT Food, il codice EAN e il lotto riportati sull’imballaggio. L’etichettatura, anche in lingua italiana, risulta chiara ed esauriente; il consumatore trova tutte le informazioni, non solo nutrizionali, di cui ha bisogno, riguardo alle quali, per gli anzidetti motivi di brevità, rinvio prevalentemente alle foto che ho accluso. Mi limito solo ad evidenziare alcuni dati salienti, che ritengo possano aiutare il potenziale acquirente a comprendere se l’alimento risponda o meno ai suoi gusti e alle sue esigenze alimentari. La tabella nutrizionale, innanzitutto, rivela che l’apporto

All’inizio ho acquistato 2 confezioni ed era abbastanza buono.. La seconda volta ne ho ordinato altre 10 ma la maggior parte purtroppo aveva tracce di spine o comunque delle scaglie che non si vedevano ma mangiandole si sentivano delle parti dure ? l’avevo consigliato a varie persone ma purtroppo ora non me la sento più di ordinarle

Non conosco questa marca ma devo dire che ho apprezzato molto il suo prodotto, questo sgombro è davvero buono sia per il prezzo che è davvero basso, che per la qualità. Hanno un buon sapore e l’olio di semi lo esalta , tra qualche giorno rifaccio l’ordine così da averne una buona scorta.

Ne ho acquistate 2 confezioni perche’ volevo assaggiare l’unica varieta’ che mi mancava e nei supermercati della mia citta’ è introvabile, o almeno si trova solo quinoa e tonno. Con l’acquisto periodico si risparmia qualcosina, cioe’ 3,48 anziche 3,66 euro, cosi’ come acquistandone 4 pezzi dove si puo’ applicare coupon del 5%. La lattina è di 220g e gli ingredienti sono: quinoa bianca e rossa in proporzione variabile 29%, SGOMBRO 23%, olio di semi di mais, ceci 8%, carote 6%, peperoni rossi 6%, fagioli verdi 5%, cipolle, piselli, pomodoro, sale, aroma naturale di rosmarino, olio di semi di girasole, potrebbe contenere glutine, senza conservanti. All’interno c’è la forchettina in plastica. Il gusto è buono e delicato, la quantita’ è abbondante, sicuramente rappresenta un pasto completo.

Tra tutte le insalate di questo tipo il gusto col cous cous è il mio preferito, il tonno ha un buon sapore, le verdure sono ben equilibrate, poi questa confezione da 220 gr è praticamente un pasto completo da potersi portare ovunque e consuma con una semplice forchetta.

Adoro queste insalatissime, sono comode da trasportare e i mix speziati sono perfetti! Molto saporite, nei loro 220Gr sono praticamente un pasto completo. Ho perso la versione da quattro che reputo decisamente più conveniente.

? Esperienza d’utilizzo: Uso questa marca di tonno praticamente da sempre, e questa volta ho voluto provare lo sgombro. Mi piace sopratutto perché il filetto si sfalda facilmente ed è molto morbido. Troviamo sempre grossi tocchi invece che una specie di purea come in alcune marche meno conosciute e di dubbia qualità. Nel complesso è un ottimo prodotto. Il sgombro lo uso moltissimo, soprattutto d’estate per fare le varie insalate. Di solito lo metto insieme a mais, pomodorini, rucola e patate lesse come alternativa al classico tonno meno saporito e gustoso. Il suo sapore non va a sovrastare quello degli altri ingredienti e questo era una cosa a cui tenevo. ? Contenuto confezione: 2 Lattine da 125g ? Qualità materiali: La marca è già di per sé sinonimo di qualità ??Prezzo: Molto più conveniente che dal supermercato. ? Conclusioni: Qualità senza dubbio ottima, non si sbriciola e non è troppo salato, il prezzo è giusto quando li ho acquistati. ? Spedizione: Pacchetto arrivato con la consueta puntualità che contraddistingue prime, preciso e confezionato alla perfezione.

Davvero un ottimo prodotto. Il sapore è molto buono e grazie all’olio ha una consistenza molto tenera. Mi piace assaporarlo con la glassa di aceto balsamico. Super consigliato per il prezzo. Spedizione veloce come sempre. Allego qualche foto così che possiate vedere ciò che vi arriva dopo l’ordine. Per me Rio Mare è sempre una garanzia e questo formato non lo sempre lo trovo nei centri commerciali perciò ho voluto approfittare dell’offerta. Sono indicati per un pasto o cena frugale: per es. assieme all’insalata di rucola o pomodori e mozzarella

Sapore del mare,giusta consistenza,unità alla praticità.Condito con olive nere e gambo di sedano,completato con una spruzzatina di succo di limone e una spruzzatina di pepe nero…da leccarsi i baffi.