Il miglior libro sul tempo del 2023

L’ordine del tempo: si tratta del prodotto migliore in base al numero e alla media delle recensioni, ha ottenuto una recensione media di 4.5 con 1125 recensioni.

Dal big bang ai buchi neri Breve storia del tempo: medaglia d’argento per questo prodotto, la recensione media è di 4.6 con 816 recensioni.

Schiavi del Tempo: La folle corsa del mond: terza posizione per questo prodotto, con una recensione media da parte degli utenti di 4.3 con 693 recensioni.

L’ordine del tempo

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L'ordine del tempo

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lettera ai nipoti
Cari nipoti liceali o postliceali, parto da una Premessa La conoscenza dei prodotti culturali della civiltà umana trasmessi in forma simbolica articolata non risale a più di tre millenni or sono. Molto più antichi sono prodotti pittorici, litici o fittili, che hanno però scarsa capacità di trasmettere forme di pensiero esprimibili linguisticamente. Se c’interessano le forme culturali più avanzate, confrontabili coll’attuale, parliamo perciò d’un periodo di appena il 3% del tempo trascorso da quando l’umanità si sparse fuori dall’Africa. L’evoluzione genetica è stata da allora probabilmente minima, ma quella culturale tumultuosa, entrambe però guidate dalla sopravvivenza del più adatto. Così sono nate e si sono affermate forme del vivere sociale complesse e multiformi come l’agricoltura, la guerra, la politica, le superstizioni, le religioni, le scienze, le arti, i commerci, le industrie, stimolando l’inventiva pratica e teorica, alla ricerca del soddisfacimento di bisogni e della formulazione di domande intelligenti, fra cui quelle inerenti al rapporto fra l’uomo e il mondo in cui si trova. Intorno al Mediterraneo, dove han prevalso civiltà abbastanza omogenee sfociate in vari monoteismi, s’è affermata una visione che, assegnando a un unico dio eterno e onnipotente la creazione e la manutenzione del mondo e immaginando un rapporto personale fra Dio e uomo, riconosce al progetto divino conformità a una legge immutabile che pervade tutta la creazione tanto nel campo della morale umana, quanto nella descrizione e spiegazione della natura fisica. Ecco l’origine del realismo: quello che il vocabolario Zingarelli definisce così: «Ogni dottrina filosofica che riconosca alle cose un’esistenza in sé, indipendente dall’attività del soggetto.» È interessante che altre civiltà – asiatiche – abbiano indicato altre vie, a volte mistiche a volte di puro buon senso, per soddisfare le curiosità e risolvere i dubbi che tormentano o esaltano l’uomo. Nella civiltà europea su una strada aperta da Immanuel Kant, il quale però non ebbe la forza di seguirla fino in fondo, si misero Ernst Mach, i neopositivisti del circolo di Vienna e finalmente i cibernetici e costruttivisti (Heinz von Foerster, Silvio Ceccato, Ernst von Glasersfeld, Humberto Maturana, Francisco Varela, Olaf Diettrich). Questi miei eroi, non riconoscendo alcun ragionevole fondamento al realismo né al suo armamentario logico – verità, causalità, entità assolute ecc. – hanno analizzato il pensiero, il suo funzionamento e i suoi prodotti – la coscienza – quali argomenti degni d’un’indagine condotta con le conoscenze scientifiche, storiche e sociologiche di cui si dispone, senza paura della possibile circolarità nel ragionare. Ho finito di rileggere l’ultimo libro di Carlo Rovelli “L’ordine del tempo”, riprendendolo subito dopo la prima lettura. Il motivo di tanto interesse è che l’autore, fisico famoso, oltre a scrivere bene, è padrone di una vasta cultura, cioè è stato capace di coltivare molti interessi e sa farne uso. Nel confrontarsi con l’idea di tempo – concepito tanto come entità matematica, variabile nelle equazioni della fisica, quanto come àmbito metafisico in filosofia – gli tornano utili anche le conoscenze artistiche letterarie, musicali e figurative, solidamente inquadrate nella storia. E tutto questo, perché l’autore giustamente riconosce nell’esito attuale dell’evoluzione genetica e culturale dell’umanità la capacità di produrre teorie che riescono a interpretare efficacemente i dati dell’esperienza che nel corso della vita si concretano nelle sinapsi. Un insieme articolato di teorie viene allora a costituire ciò che l’autore chiama una grammatica del linguaggio con cui viene espressa la relazione dell’uomo col mondo. Il libro parte dall’analisi del concetto di Tempo mostrandone le diverse applicazioni nell’uso comune e demolendole nel confronto con i risultati attualmente accettati della ricerca scientifica e filosofica: questo si riassume nello “SFALDARSI DEL TEMPO”, arrivando alla quantizzazione del tempo, concepito come granulare, allo stesso modo della materia e dell’energia, o addirittura alla vanificazione dei suoi molteplici aspetti. Sono poi illustrate le conseguenze di questa nuova visione d’un “MONDO SENZA TEMPO”, vale a dire della riorganizzazione della scienza adeguata all’introduzione di nuove teorie, anche in certi casi non fra loro compatibili, rinunciando a quelle idee con cui siamo cresciuti nella scuola e genericamente nell’ambito sociale. Nell’analisi dei concetti svolta nelle prime due parti del libro l’autore si muove liberamente e agilmente, senza alcuna preclusione dettata da impegni col dogma realistico. Nella terza parte invece un paio di volte fa professione “sano realismo”; per fortuna però si distrae e continua a trattare i risultati della sua indagine con tutta la saggiamente e scientificamente governata fantasia di cui dà sempre dimostrazione. Valga la seguente citazione, confrontata con la definizione di Realismo richiamata in premessa, a conferma di quanto dico: «È nella mia mente, allora, che misuro il tempo. Non devo permettere alla mia mente di insistere che il tempo sia qualcosa di oggettivo. Quando misuro il tempo, sto misurando qualcosa nel presente della mia mente. O il tempo è questo, o non so cosa sia.» [posizione 1873]. In questa terza parte, tenendo conto dei risultati raggiunti nelle prime due, sono sviluppati argomenti filosofici che a me, in mancanza d’un’adesione esplicita al costruttivismo, sembrano un po’ incongrui e quasi velleitari, mentre, ambientati nel costruttivismo, acquisterebbero chiarezza e comprensibilità. Infatti, se da buoni cibernetici si segue il criterio di volere solo quello che permetterebbe la consapevolezza del funzionamento della mente, cioè se non si pretende di scoprire leggi della natura e di descrivere la realtà, ma ci si limita a render conto dell’attività della nostra mente impegnata nel compito di produrre reazioni efficaci alla propria storia, allora i paradossi svaniscono, tutto si chiarisce: la nostra mente, avendo costruito la logica in cui inquadra le proprie elaborazioni, costruisce anche quei complessi di simboli che si adattano meglio alla spiegazione delle relazioni fra i suoi stessi elaborati nel confronto con gli stimoli che assume come dati percettivi. Se adesso a qualcuno di voi fosse rimasta un po’ di curiosità per l’ottimo libro del Rovelli, sappiate che a chi me lo chieda volentieri lo regalerò, in forma cartacea o elettronica, secondo che preferisca. Ciao – nonno
Profondo ma piacevole da leggere
Il concetto di tempo mi ha sempre affascinato, avendo già affrontato (su testi universitari ma solo per passione personale) sia la relatività che la meccanica quantistica. L’esposizione del prof. Rovelli accompagna il lettore verso una visione del tempo che comprende sia i concetti fisici oggettivi sia la percezione soggettiva che istintivamente ne abbiamo, con l’estrapolazione che la realtà è un insieme di relazioni dinamiche, non correlate ad un improbabile “scorrere” di qualcosa che chiamiamo tempo ma che perde significato al di fuori di un ristretto perimetro intorno a noi (località). Il testo è pienamente accessibile a tutti, non sono necessarie conoscenze matematiche. Lo consiglio vivamente anche per la piacevole lettura, arricchita di numerose citazioni filosofiche e note di approfondimento.
Grande piccolo libro
Lavoro stimolante e ottimo anche per il riferimento a testi importanti facilmente reperibili quanto meno in inglese (ad es. Reichenbach). La mancanza di formule non sempre è un pregio, d’altra parte per spiegare la geometria differenziale e tutte le altre diavolerie matematiche che servirebbero per comprendere le formule serve un corso di fisica, quindi apprezziamo lo sforzo di enunciare quanto si conosce e quanto si suppone spiegandosi con l’uso di metafore.

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Dal big bang ai buchi neri Breve storia del tempo

Miglior Prodotto #2

Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo

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Buon testo divulgativo
Ho terminato il libro in due giorni. Ho una conoscenza teorica di fisica 1 e 2. Il testo è molto scorrevole e piacevole, con quel tocco di cosa ti può essere rivelato continuando la lettura il che ti porta a divorarlo in poco tempo; ma solo quando si termina la lettura ci si accorge che gran parte del libro si autocitava, riproponendo gli stessi pensieri ancora ed ancora senza andare a parare da nessuna parte (una parte del testo è solo un’insieme di riflessioni di hawking senza nulla di tangibile, diciamo uno spunto filosofico). Personalmente avrei preferito qualcosa di più tangibile ed altre curiosità su come le scoperte in campo fisico ci abbiano permesso di raggiungere marte, mandare sonde ai confini del nostro sistema solare ed altro. Se credete di capire qualcosa di fisica leggendo questo libro, vi consiglio di leggere altro, è un semplice libro divulgativo che però non vi darà alcuna conoscenza se non qualche spunto di riflessione; ma non sono sicuro che per chi non abbia un concetto ben fondato della fisica (anche solo newtoniana) che idea possa farsi in quanto se non si conoscono i principi fondamentali tutto il filosofare è inutile al lettore “ignorante”. Mi sento di consigliarlo a chi magari ha fatto fisica al liceo e vuole aggiornarsi un poco, anche se il libro è datato e non presenta le ultime scoperte in tale campo (ci sono diverse copie di questo libro e sono tutti simili e dicono le stesse cose ma parafrasando, credo che siano fermi al 2015 e negli ultimi 5 anni abbiamo fatto dei passi in avanti che mettono un po’ in disparte tutta la seconda parte del libro che si concentra sul filosofare).
Testo divulgativo per tematiche importanti
Il taglio del libro è adatto anche a chi non ha una conoscenza della materia che altrimenti avrebbe avuto una tiratura copie limitatissima :). Hawking rappresenta un icona della scienza contemporanea e ne da ben a vedere nel libro. Le circa 200 pagine sono scorrevoli nonostante la trattazione degli argomenti. Lo consiglio a chi vuole avvicinarsi alla materia con un plauso al divulgatore che fu Stephen Hawking.
Ottimo per approfondire ma anche per i neofiti
Un gran bel libro che mio figlio di 12 anni si è divorato, linguaggio semplice ma spiegazioni di livello. Incuriosisce e stimola i ragazzi!

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Schiavi del Tempo: La folle corsa del mondo

Miglior Prodotto #3

Schiavi del Tempo: La folle corsa del mondo postmoderno. Riflessioni per una vita più umana, lenta e consapevole

693 Recensioni

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Un’occasione per prestare più attenzione al nostro tempo
Il libro di Ivan è un inno alla vita e all’importanza del nostro tempo, la risorsa più importante. Ho apprezzato che abbia introdotto il tema del tempo sotto vari aspetti come il lavoro, le relazioni, l’ozio, gli acquisti. È sicuramente un’opportunità per prestare maggior attenzione sulla qualità del nostro tempo, chiedendoci se gli stiamo attribuendo la giusta priorità.
Rivoluzione: re-impossessarsi del tempo
Bel libri uno che fa una analisi dura e cruda ma veritiera del nostro vivere e con la quale condivido molte conclusioni. Da leggere… per capire… poi ognuno trova la sua strada per uscirne fuori…, ma l’importante è’ capire cosa ci siamo fatti e tornare indietro!
Consigli
Consigli antistress

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