Il miglior libro di Franz Kafka del 2023

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La metamorfosi: si tratta del prodotto migliore in base al numero e alla media delle recensioni, ha ottenuto una recensione media di 4.4 con 770 recensioni.

La metamorfosi: medaglia d’argento per questo prodotto, la recensione media è di 4.4 con 729 recensioni.

Lettere a Milena: terza posizione per questo prodotto, con una recensione media da parte degli utenti di 4.4 con 495 recensioni.

La metamorfosi

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La metamorfosi

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Destino ineluttabile
Nella” Metamorfosi “ Franz Kafka mostra e riflette il crudele e immodificabile destino di un uomo rimasto solo, appiedato da una spaventosa mutazione fisica che vede affievolirsi sogni e desideri nel cuore di una essenza del tutto umana, sconfitto dal proprio confronto con una società ed un tempo ostili, indifferenti, percorso da un dolore individuale e da una sofferenza che lo ritraggono in una accettazione inderogabile di un destino e di un sacrificio necessari. Un racconto che sintetizza e mette a nudo temi complessi, il senso dell’ assurdo che riempie ogni cosa, la marginazione ed esclusione propria del mondo ebraico, il conflitto edipico, un profondo senso di disagio che ha la voce interiore di Gregor Samsa, un commesso viaggiatore che vede il futuro e scopre la disumana indifferenza del presente. Un incipit incredibile, improvviso, inaspettato, tanto disumano nella forma e tanto umano nella essenza, chiedendosi che cosa sia potuto accadere, riferendosi ad un istinto di sopravvivenza quantomai vivido. C’è una parvenza di normalità, un senso di dignità, una possibile malattia dietro la quale nascondersi, assentarsi, ma le proprie fattezze sono del tutto mutate e di umano si conserva un animo in grado di provare sensazioni e sentimenti dietro un filo di voce che va dissolvendosi. I propri affetti più cari, quella famiglia in difficoltà amata e sostenuta economicamente, sembrano preoccuparsi della assenza di Gregor, attenderne un cenno, percepire e giustificare il suo stato di prostrazione, ma dura poco, la scoperta della verità cambia le carte in tavola, nega, evita, allontana, sguardi posati su altro, accentuando il proprio senso di lontananza in un paesaggio desolato realmente irreale. La claustrofobica permanenza in una stanza spogliata e dissolta, nascondendosi, cercando di conservare qualche ricordo, la progressiva dipartita della sorella Grete, che pareva accettare e comprendere, lo sguardo dei genitori, la paura ed il disprezzo nei loro occhi, le violenze subite per preservarsi, tutto pare indirizzarsi ad incomprensione e indifferenza, e allora, oppresso e logorato dai sensi di colpa, indebolito e ferito nel corpo e nell’ animo, Gregor continua a strisciare e a nascondersi. Nonostante il suo attuale aspetto misero e disgustoso non è un nemico, ma chi può occuparsi di lui oltre lo stretto necessario in una famiglia logorata dalla disperazione e dall’ idea di essere vittima di una disgrazia senza uguali? Una ferita che riprende a dolere quando la madre dice “ chiudi quella porta, Grete, “ ed egli si ritrovava di nuovo al buio, immerso in una sporcizia non rimossa. Sarà l’indifferenza, una quiete domestica ristabilita, una cancellazione di fatto ad indirizzarne il lento cammino in una statica assenza definitiva. Gregor Samsa e’ costretto a rimpicciolire, denigrarsi, dissolversi, insieme alle proprie parole incomprensibili in un tempo che lo ha escluso, incontrando un destino segnato ed accettato, in cui per lui e per l’ insetto che e’ non esiste alcuna libertà esprimente.
Regalo
Un grande classico da leggere
Ottimo
Bellissima traduzione

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La metamorfosi

Miglior Prodotto #2

La metamorfosi

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COME NE ”IL PROCESSO”, PIU’ CHE NE ”IL CASTELLO”
La frustrazione, l’ incomunicabilita’, l’ alienazione, ombre oscure ed indecifrabili, la solitudine, unica compagna dopo l’ abbandono da parte di tutti, familiari compresi, e’ questo il tragico racconto ed epilogo de ”LA METAMORFOSI”, che ho acquistato, in formato Kindle, per soli 0.95 euri: un altro capolavoro del grande scrittore boemo, che sembra voglia di continuo accomiatarsi dai suoi lettori con un puntiglio, una rabbia, una sconcertante sfida al limite della pazzia; il suo personaggio, trasformatosi in insetto durante una notte, viene dapprima rifiutato, indi inseguito ed alfine abbattuto ed i suoi miseri resti gettati in un cestino. Ecco la fine di un uomo abbandonato e cacciato da una societa’ che non accetta, ne’ puo’ accettare i diversi, gli inconsolabili, i deboli. Un racconto che sconcerta e fa riflettere sulle sorti di un mondo che non ha compassione, premura e coraggio verso gli altri e se stesso, un mondo caotico e vigliacco che distrugge gli umili, gli onesti e quanti si azzardino a disturbarlo: un mondo con cui forzosamente dobbiamo convivere, anche se poco o nulla facciamo per combatterlo, ai fini di migliorarlo. Pubblicato nel 1915 sulla rivista ”Die weissen Blatter” ma scritto tra il 17 novembre ed il 7 dicembre 1912, ”La Metamorfosi” vede il suo protagonista soggiacere ad una condizione di colpa atavica, immotivata coincidente con la sua stessa esistenza: quella di essere figlio di un padre che si rifiuta di accettarlo, di ascoltarlo, di proteggerlo, facendogli perdere la sua stessa dignita’ insieme con la vita per colpe da lui mai commesse. Da leggere e poi discutere tra noi e gli altri. Recensore: Mario Grippo/Milano; recensione del 14 febbraio 2021
Racconto coinvolgente e simbolico che fa riflettere sulla diversità.
Il racconto è eccellente sia per scrittura che per storia. Devo dire che a tratti anche io come la famiglia di Gregor ho provato un senso di disagio. Kafka infatti gioca su questo perché sa che l’uomo, soprattutto quello del Novecento, è privo di risposte sulla vita e sul senso della vita. Il racconto appunto è ambientato in una classe sociale bassa: la medio-borghesia. Tipica famiglia, due figli, un maschio e una femmina, e i genitori. Il maschio lavora sempre, ogni giorno e si sveglia prestissimo al mattino. La famiglia va avanti grazie a lui ed è stimato da tutti, soprattutto da Grete, la sorella minorenne. Ma quando diventa diverso, quindi quando subisce la metamorfosi, sembra che sia un estraneo causa di sciagura e povertà. Sembra davvero che sia lui la causa del malessere di quella famiglia che prima, grazie allo stesso Gregor che però ora non è che uno “scarrafone”, andava avanti ed era sorridente. Il racconto quindi apre la mente a ragionare e a farci capire che, almeno personalmente, il legame che si ha con una persona non può essere condizionato solo in base al suo aspetto, alla sua idea, al suo punto di vista. Ma deve esistere questo legame sulla base di principi umani inviolabili. Grande Kafka. Lo consiglio a tutti!
Strabiliante
“Una mattina Gregor Samsa, destandosi da sogni inquieti, si trovò mutato in un insetto mostruoso”. É l’incipit di questo straordinario racconto di 94 pagine, suddivise in tre capitoli. L’autore é stato fenonenale nel trasmettere le sensazioni che può provare un uomo che all’improvviso si ritrova mutato in una sorta di scarafaggio gigante. Ma soprattutto questo racconto é l’allegoria dell’alienazione umana nella famiglia e nella società. Finché sei quello che gli altri si aspettano da te, sei ben voluto, quando diventi qualcosa di diverso, di strano, di anomalo, quando diventi un peso, una vergogna, qualcosa di inutile, quando sei tu ad aver bisogno degli altri, tutti ti voltano le spalle. Un racconto dal tono tragico ma anche divertente, e dal significato potente. Assolutamente da leggere.

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Lettere a Milena

Miglior Prodotto #3

Lettere a Milena

495 Recensioni

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Sorprendente
Un Kakfa diverso e intimo
da leggere almeno una volta nella vita
bellissimo libro!
Bellissimo
Bellissimo

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